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Che cos’è la fobia?

La fobia è una paura estrema irrazionale e sproporzionata, per qualcosa che non rappresenta una reale minaccia. Chi soffre di tale fobia è terrorizzato di venire a contatto con una situazione che crea la paura, che potrebbero essere i ragni, o qualsiasi altro animale come i cani e i gatti o spazi aperti o chiusi, chi ne soffre non riesce a controllare tale paura. A livello corporeo potrebbe procurare sudorazione, tachicardia, disturbi gastrointestinali, capogiri, vertigini, respiro affannoso fino agli attacchi di panico, tali sintomi si possono manifestare anche senza la presenza dell’oggetto  o dell’animale che crea la fobia.

La fobia crea un tale malessere che si tende a fuggire da situazioni sia famigliari che lavorative, interferendo quindi nella vita della persona che ne soffre. Ci sono “ Fobie generalizzate “ (agorafobia  e fobia sociale), “ Fobie specifiche “ (insetti come ragni, scorpioni, scarafaggi, cani e gatti), “Ambienti naturali” (temporali, buio). La fobia potrebbe anche dipendere da un falso apprendimento che si è avuto nell’infanzia, associando un animale o un oggetto non pericoloso ad un pericolo, vedendo i ragni molto più grandi e più vicini. Potrebbe anche essere che nell’infanzia o nell’ adolescenza si è venuti a contatto con un ragno, che ha procurato un esperienza traumatica, dopo quella paura si sarebbe potuto sviluppare “ l’ARACNOFOBIA”.

Qual è la radice della paura dei ragni?

La paura dei ragni scientificamente è detta “ARACNOFOBIA” è una delle fobie più comuni e colpisce prevalentemente le donne. Tale fobia è la più antica e diffusa nelle culture occidentali ed è stata molto studiata, le origini di questa paura risalgono al Medio Evo in Europa. Si pensava che il contatto con i ragni e gli scorpioni, potessero portare  dell’infezioni e malattie come la “ peste nera “ e che potessero essere velenosi, mentre per altre culture avrebbero potuto portare fortuna.  

Perché le donne hanno paura dei ragni più degli uomini?

Negli Stati Uniti sono state eseguite delle ricerche, il risultato è stato che le donne sono 4 volte più predisposte alla paura, non solo dei ragni ma degli animali in genere e che potrebbe essere una predisposizione genetica, cioè scritta nei loro “GENI”. La ricerca consisteva nella proiezione di video con dei ragni, a bambine dai 4 mesi agli 11 mesi, loro apparivano spaventate, dilatando la pupilla, mentre se si proiettavano i video con fiori o pesci, ciò non avveniva. Da tali ricerche si è stabilito che erano troppo piccole per poter associare i ragni ad un pericolo.

Secondo i ricercatori la paura può avere origini evolutive e che servirebbe a garantire la sopravvivenza della specie. Quindi la paura dei ragni non è irrazionale è una spiegazione evoluzionistica che serve a garantire la sopravvivenza della specie. Nelle Preistoria era l’uomo che usciva dalla caverna per cacciare e procacciare il cibo ed era abituato a stare accanto ad animali pericolosi, mentre le donne erano chiuse nelle caverne, vivendo in solitudine con i suoi timori.

A livello psicoanalitico ,il ragno  tesse la rete in solitudine fa tutto da solo, quindi inconsciamente  abbiamo paura del ragno xchè  se ne può rimanere imprigionati nella rete, catturati dal ragno come una dipendenza.

In altre parole, la paura può avere origini evolutive, che servono a garantire la sopravvivenza della specie. Quindi chi ha paura dei ragni non è un irrazionale ma è una persona evolutivamente intelligente.

 

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